Vacuum Device: riabilitazione post chirurgica del pene

Il Vacuum device è  idoneo nel recupero della funzione sessuale dopo prostatectomia radicale, per riabilitazione dopo chirurgia sul pene, in caso di deficit erettivo medio-lieve per patologia venocclusiva o arteriogenica e ai pazienti diabetici.
I meccanismi fisiopatologici del deficit erettivo dopo prostatectomia. Il danno nervoso, possibile e temporaneo (neuroprassia) anche dopo una corretta tecnica nerve-sparing, comporta la perdita delle erezioni (notturne e non). Questo causa una ipossia dei corpi cavernosi con accumulo di collagene e la fibrosi degli stessi. Correlata alla fibrosi dei corpi cavernosi è anche la riduzione significativa della lunghezza e della circonferenza del pene. Lo scopo della riabilitazione sessuale dopo prostatectomia radicale è appunto la preservazione del tessuto muscolare liscio dei corpi cavernosi durante il periodo di neuroprassia, interrompendo il circolo vizioso che porta alla fibrosi degli stessi.

Quando riabilitare con il Vacuum device?
La riabilitazione sessuale sembra avere i migliori benefici se iniziata al più presto possibile (dal giorno della rimozione del catetere o durante il primo mese dopo l'intervento) e protratta per almeno un anno o come da indicazione dello specialista.
Il Vacuum device è stato utilizzato con successo in un'ampia varietà di disfunzione erettiva organica. Cookson et al (J Urol 1993) hanno riportato una soddisfazione del 100% nei pazienti che utilizzavano il Vacuum Device contro l'83% del gruppo che non utilizzava il presidio. Derouet et al (Andrologia 1999) affermano che il Vacuum device era il presidio maggiormente preferito dai loro pazienti dopo chirurgia pelvica. Zippe et al (Curr Urol Rep 2001) hanno proposto l'utilizzo del Vacuum device nella riabilitazione precoce dopo prostatectomia radicale verificandone la tollerabilità e la sicurezza. I risultati dei pazienti che hanno utilizzato con successo il Vacuum device riferiscono anche un ritorno all'erezione spontanee a nove mesi dalla prostatectomia radicale e un recupero dell'erezione naturale sufficiente per un rapporto vaginale. (Rif. Abstract Prof. Caraceni).

I risultati quindi incoraggiano l'impiego del Vacuum device con un buon costo/beneficio rispetto alla farmaco terapia; preservazione anche delle dimensioni (lunghezza e circonferenza del pene); bassa incidenza di compliance: ecchimosi, edema locale e dolore grazie all'utilizzo della valvola di sicurezza introdotta sul device che permette di controllare puntualmente la pressione negativa che si viene a creare durante l'utilizzo (il vuoto) all'interno del cilindro in plexiglass. Il Vacuum device è costituito infatti da un cilindro in plexiglas con una parte chiusa e connessa ad una piccola pompa aspirante e dall'altro lato aperta per essere posizionata alla base del pene. Il tempo e la quantità di aspirazione della pompa definiscono il grado di estensione ed espansione del pene per riempimento ematico dei corpi cavernosi, spongioso e del glande. Per la terapia dimensionale ogni ciclo può dare luogo a incrementi del pene. Lo schema suggerito prevede applicazioni per 5 giorni a settimana di circa 15 minuti per un primo ciclo di 6 mesi o come da indicazione dello specialista.

Il Vacuum device è importante – oltre per la ginnastica vascolare dopo prostatectomia o chirurgia sul pene – anche per contrastare i processi fibrotici e involutivi che colpiscono precocemente il pene
che agiscono sul sistema vascolare dei corpi erettili (microcircolo e macrocircolo sanguigno).
Infine, mantiene l'erezione indotta – quando richiesta – mediante anelli di ritenzione in dotazione
nei diametri di 10mm, 12mm, 15mm e 20mm e viene fornito di gel lubrificante da spalmare alla corona del glande.
Il Vacuum device è facile da utilizzare e per una rieducazione sessuale vi sono buone possibilità di vivere una sessualità soddisfacente anche in età avanzata, in caso di malattia o handicap fisico.

Sito: www.androline.com

 

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