Le donne che ricorrono alla contraccezione d’emergenza si sentono respinte e giudicate

La contraccezione d’emergenza è ancora un diritto negato! La maggior parte delle donne che ne ha bisogno riceve generalmente un rifiuto e inizia un pellegrinaggio da ospedale a ospedale per ricevere la prescrizione prima e acquistare il farmaco poi.
E’ questo uno dei dati più sconcertanti emersi dalla ricerca di SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione) effettuata attraverso il sito mettiche.it, su un campione di oltre 3500 utenti del sito.

Una nuova App per la contraccezione d’emergenza

Una nuova app per la contraccezione d'emergenza. Come funziona?
L’app è semplicissima: vi si accede direttamente dall’home page del sito e tra breve anche da Applestore e GooglePlay. Una prima finestra di dialogo chiede all’utente che tipo di problema ha avuto e l’utente può selezionarlo con facilità. Una seconda finestra indica il giorno del ciclo e l’utente riceve subito una risposta, dove viene indicato se è o meno a rischio di gravidanza.
Ovviamente l’app non ha la pretesa di sostituirsi a una visita medica, ma è un’indicazione valida di rischio e può orientare l’utente verso il proprio medico, il consultorio o l’ospedale più vicino.
Come sappiamo, infatti, la contraccezione d’emergenza è la contraccezione del “prima possibile” e quindi quanto prima si assume e tanto prima agisce, riducendo il rischio di gravidanza non desiderata.
Nel caso della pillola, l’app consente di selezionare la pillola che si prende abitualmente e nel caso di interferenza con altri farmaci, sono indicate le interferenze più comuni.
All’app si può accedere direttamente o tramite registrazione. Chi si registra può anche tenere un diario della contraccezione, sempre disponibile on line, da consultare all’occorrenza.
Per provare come funziona basta linkarsi a mettiche.it

La pillola del giorno dopo è accettata anche dalla Chiesa tedesca, e in Italia?

In Italia quasi una donna su tre ha rapporti sessuali non protetti, ma solo il 20 per cento ricorre alla contraccezione d’emergenza. Le cause? Soprattutto scarsa informazione: alcune (circa il 45%) temono che sia abortiva, altre non ne conoscono il meccanismo d’azione (circa il 34%) e c’è addirittura chi pensa che sia a esclusivo uso delle adolescenti al primo rapporto o che causi l’infertilità. Sono questi i dati che emergono da una ricerca condotta su 1.234 donne italiane (nell’ambito di una ricerca europea che ha coinvolto circa 7000 donne) e appena presentata a Venezia nel corso del 15th World Congress on Human Reproduction.

La pillola del giorno dopo è accettata anche dalla Chiesa tedesca, e in Italia?

In Italia quasi una donna su tre ha rapporti sessuali non protetti, ma solo il 20 per cento ricorre alla contraccezione d’emergenza. Le cause? Soprattutto scarsa informazione: alcune (circa il 45%) temono che sia abortiva, altre non ne conoscono il meccanismo d’azione (circa il 34%) e c’è addirittura chi pensa che sia a esclusivo uso delle adolescenti al primo rapporto o che causi l’infertilità. Sono questi i dati che emergono da una ricerca condotta su 1.234 donne italiane (nell’ambito di una ricerca europea che ha coinvolto circa 7000 donne) e appena presentata a Venezia nel corso del 15th World Congress on Human Reproduction.

Fotografare gli altri per conoscere meglio se stessi

A Fortunago (Pavia) un workshop di un fine settimana intenso e divertente destinato a fotografi, fotoamatori e studenti di fotografia che vogliono aumentare la propria capacità di interagire con il soggetto e comporre le immagini con intuizione e rapidità. Un allenamento intensivo condotto da Enzo Dal Verme per sviluppare la sensibilità del fotografo e la sua capacità di completare agilmente tutte le fasi necessarie per realizzare un ritratto. Sul nuovo sito workshop-ritratto.it si possono leggere le testimonianze di chi ha già partecipato.