Parabiago,spara al ladro di etnia rom,ferito in modo grave

Esce dalla villetta appena assaltata, sale in macchina e si dilegua mentre i suoi complici sparano per coprirsi la fuga. Ma cinque proiettili in corpo sono tanti, il bandito deve essere curato. Così mezz'ora viene scaricato davanti all'ospedale. I medici lo prendono in cura, gli inducono un coma farmacologico in attesa di intervento: prognosi riservata, è grave ma non sarebbe in pericolo di vita. I guai sono ora per l'uomo che ha difeso se stesso, la sua casa e la sua famiglia, rischia l'incriminazione.
Parabiago, paesone di quasi 30mila abitanti, una quindicina di chilometri a nord ovest di Milano, tra gli anni '70 e '90 uno dei principali poli calzaturieri d'Italia insieme con Vigevano. Il benessere si tocca ancora, soprattutto nell'elegante quartiere tra il centro e il canale Villoresi, tutto fatto di eleganti villette. Tra queste, una costruzione sobria, tetto grigio, seminacosta dagli alberi, dalla strada si intravede appena una piccola piscina. Vi abita un avvocato di 61 anni, con la moglie di 53, e quattro figli. È molto noto in zona, negli anni Novanta fu arrestato per un giro di tangenti da 5 miliardi per alterare il piano regolatore cittadino e trasformare in residenziali certe aree agricole. Fu poi messo ai domiciliari proprio nella sua bella casa.

Qui l'altra sera verso le 21 ha fatto il suo ingresso Franco Milankovic, 29 anni, un ladrone di professione sempre dentro e fuori dalle patrie galere. Dopo l'ultimo arresto a fine 2012 è stato posto ai domiciliari nel campo nomadi di via Martirano a Milano. Insieme a un complice ha forzato la porta finestra al pian terreno e ha iniziato a girare tra le stanze in penombra a caccia di bottino. In un corridoio sorprende la moglie del professionista, i figli no, quelli per fortuna devono ancora rientrare. La donna urla, l'avvocato intuisce il pericolo e impugna con la sua pistola calibro 7.65 regolarmente detenuta e si precipita. Fa pochi passi e quasi sbatte contro Milankovic. Cosa sia successo in quei pochi istanti, lo sanno solo loro, di sicuro l'avvocato preme il grilletto, cinque volte. Il rom vien colpito da due proiettili al torace, due al ventre, uno all'inguine.

Arrestati 3 albanesi per la rapina in villa a Pistoia

Svolta nelle indagini sulla rapina messa a segno giovedì scorso in una villa a Buriano, sulle colline di Quarrata (Pistoia). Tre albanesi sarebbero i presunti responsabili. Ancora in gravi condizioni per le percosse subite il figlio del proprietario.
Arrestati 3 albanesi per la rapina in villa a Pistoia

Carabinieri

PISTOIA - Svolta nelle indagini sulla rapina in villa messa a segno giovedì scorso a Buriano, sulle colline di Quarrata (Pistoia): i carabinieri, in collaborazione con i militari del Ris e dei Ros, hanno sottoposto a fermo di pg tre albanesi indiziati di essere i componenti della banda. Si tratta di un 36enne e di un 16enne, sospettati di essere gli esecutori della rapina, e di un 36enne che avrebbe aiutato i due a livello organizzativo.

LA RAPINA. Quella sera i banditi fecero irruzione nella villa, picchiarono il figlio dei proprietari di casa, un uomo di 35 anni, e anche la colf 45enne. Riuscirono a scardinare la cassaforte e a fuggire con gioielli e contanti per circa 8mila euro. Nell'azione, il figlio dei padroni di casa rimase ferito in modo serio ed è tuttora ricoverato all'ospedale in gravi condizioni.
 

Svolta nelle indagini sulla rapina messa a segno giovedì scorso in una villa a Buriano, sulle colline di Quarrata (Pistoia). Tre albanesi sarebbero i presunti responsabili. Ancora in gravi condizioni per le percosse subite il figlio del proprietario.
Arrestati 3 albanesi per la rapina in villa a Pistoia

Carabinieri

PISTOIA - Svolta nelle indagini sulla rapina in villa messa a segno giovedì scorso a Buriano, sulle colline di Quarrata (Pistoia): i carabinieri, in collaborazione con i militari del Ris e dei Ros, hanno sottoposto a fermo di pg tre albanesi indiziati di essere i componenti della banda. Si tratta di un 36enne e di un 16enne, sospettati di essere gli esecutori della rapina, e di un 36enne che avrebbe aiutato i due a livello organizzativo.

LA RAPINA. Quella sera i banditi fecero irruzione nella villa, picchiarono il figlio dei proprietari di casa, un uomo di 35 anni, e anche la colf 45enne. Riuscirono a scardinare la cassaforte e a fuggire con gioielli e contanti per circa 8mila euro. Nell'azione, il figlio dei padroni di casa rimase ferito in modo serio ed è tuttora ricoverato all'ospedale in gravi condizioni.
 

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