Ferrara,imu e altre tasse messe dal governo usuraio mario monti mangia le tredicesime
Ferrara, 5 dicembre 2012 - «LA TREDICESIMA? Grazie all’Imu mi è durata un’ora: l’ho presa alle 8.30, sono andato a pagare il metano, l’assicurazione e ho messo via i soldi per la rata sulla ‘seconda casa’. Alle 9.30 ho detto addio allo shopping natalizio». Daniele Fantasioli non ha atteso lunedì per saldare il conto con l’Imu: «Quando la commercialista mi ha detto ‘preparati’ ho capito che sarebbe stata una mazzata — sorride a fatica —; rispetto all’Ici, il conto è raddoppiato!». Il saldo arriva anche in un momento cruciale, afferma la commerciante Cinzia Pasello: «Lunedì 17, nell’ultimo e forse unico momento favorevole ai regali natalizi — afferma —; al di là delle cifre, che magari per chi possiede solo l’abitazione principale a Ferrara non sono stratosferiche, le persone sono spaventate, c’è anche un po’ di terrorismo psicologico». E comunque l’Imu, come e forse più della ‘vecchia’ Ici, non piace: «Si continua a far leva sulla casa — afferma Emanuele Foletti, commesso in centro —, toccando sempre quello che per la maggioranza degli italiani non è solo il ‘bene rifugio’, ma anche la fonte di sacrifici. A questo punto mi tocca dar ragione agli amici che preferiscono vivere in affitto. Io non pago cifre eclatanti, ma non è certo un piacere. Perché fra l’altro non ho la sensazione che ci sia equità, sotto il profilo fiscale. E comunque questa è una ‘patrimoniale’, ma sulle persone che hanno meno capacità economiche».
Donata Sarasini ha due case ma non è una possidente: «Nella prima abito con mio marito, nella seconda vive mia madre, a San Nicolò. Non è certo una reggia tuttavia assieme a mia sorella, con cui dividiamo la spesa, paghiamo mille euro a testa. Per fortuna — dice — il Comune di Argenta concede un piccolo sconto rispetto a Ferrara (0,86% anzichè 0,9%, ndr) su chi cede la seconda casa in comodato a un familiare». Infine Adriano Lazzari: «Sono iscritto all’Ordine degli Architetti ed all’Albo degli Stangati — commenta —, perché all’Imu non si sfugge! A questo punto sarebbe stato meglio non togliere l’Ici, ma è stato il prezzo pagato ad un certo populismo. Ed ora gli italiani, dopo quella... sbornia collettiva, si trovano a pagare il doppio. Mentre il Comune è stato quasi messo in mutande».