BERLIN 4. CONTINUANO NELLA CAPITALE TEDESCA LE MOSTRE DEI RAPPRESENTANTI DELLA FIGURAZIONE ITALIANA SCELTI DALL'AGENZIA DI EVENTI D'ARTE "LA MAYA DESNUDA"
Diciotto Artisti italiani espongono a Berlino alla Reuss Galerie dal 4 al 17 Marzo 2013
Provengono dalle più diverse aree geografiche d'Italia e rappresentano esempi di qualità della pittura figurativa nel nostro Paese; sono i diciotto artisti presentati dal critico d'arte Silvia Arfelli che, da Lunedì 4 Marzo 2013 alle ore 17,30 daranno vita alla mostra "Berlin 4" presso la Reuss Galerie di Berlino, in Auguststrasse n. 2/a.
L'Auguststrasse è la "strada delle gallerie", sita accanto all''Isola dei Musei e alla Porta di Brandeburgo, uno scenario prestigioso per diciotto artisti che rappresenteranno
l'arte figurativa quale unico, vero linguaggio unificante, eredità delle grandi esperienze della storia artistica italiana che affonda le proprie radici nelle unicità rinascimentali, e di cui ogni artista conserva tracce nella propria formazione e nel proprio operare.
L'esposizione fa parte di un progetto cominciato due anni fa e legato al 150° dell'Unità Nazionale che, dopo avere portato gli artisti italiani a Parigi, quest'anno ha scelto Berlino come meta di questo insolito e affascinante tour (che proseguirà poi con Londra per giungere successivamente a Bruxelles, cuore dell'istituzione europea) perchè l'anniversario dell'unità d'Italia sia il pretesto per riportare l'attenzione dei partner europei sulla particolarità dell'arte italiana e per aprire ad essa nuovi mercati.
Naturalmente per gli artisti presenti in mostra, la figurazione si declina in tecniche, modi e stili diversi, ma tutti sono stati selezionati in quanto portatori di un loro messaggio e di una proposta artistica degna di nota: si spazia dalle ricerche stilistiche del forlivese Aldo Aprile che, in maniera inconsueta, utilizza lo stucco veneziano, fino a quelle estremamente suggestive che Cristiano Baggio di Treviso conduce fra forma e materia, per approdare al mondo affabulatorio della comasca Carmen Battaglia. Un altro trevigiano, Gianni Bonin, piega a forme nuove e sorprendenti materie come l'alluminio e l'acciaio, mentre Margherita Ceribella di Vicenza propone istantanee in bianco e nero che conervano l'evanescente patina del tempo, un elemento sul quale, in modo diverso, insiste anche Gugliemo Girolimini di Jesi. Legate ai temi e agli stili dell'espressionismo tedesco appaiono le opere della milanese Elena Menga, cui si contrappongono quelle di Sabina Milanic di Gorizia che propone opere costruite da segni germinanti di energia. Giancarlo Muzzolon di Aosta ammanta i suoi dipinti del mistero legato ad antiche soglie da superare, lo stesso mistero che si respira nelle amosfere sospese dei paesaggi di un mare antico dipinto da Gilberto Piccinini di Milano, così come un'altra milanese, Pamela Rota, propone un linguaggio pop imprevedibile nelle forme e ridondante cromaticamente. I paesaggi dell'imolese Marilena Sandrini si risolvono nell'originalità della costruzione e nell'intensità dei colori, mentre nel mondo onirico della siciliana Elvira Signorino la sintesi segnico-grafica trasmette l'evanescenza di un sogno. La monzese Paola Elsa Tagliabue propone una pittura che, fra figura e astrazione, ha la concreta possenza di un tessuto cromatico ricco di impasti e di materia, cui si contrappongono le opere di due artisti come i forlivesi Alfonso e Nicola Vaccari, esponenti della Nuova Figurazione. Alba Zanetti di Treviso propone la delicatezza intima e sospesa dell'acquerello, mentre i paesaggi suggestivi e allusivi di Maria Zimari di Alessandria e quelli più espressionisti e surreali di Stefania Zini di Reggio Emilia, chiudono un campionario espressivo ricco di spunti e che costituice un interessante esempio della creatività italiana.
La mostra, organizzata dall'agenzia di eventi d'arte "La Maya Desnuda" di Forlì, sarà aperta al pubblico fino al 17 Marzo 2013 in orario 13,00 - 19,00. Chiuso la domenica.
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