Ben oltre i fertilizzanti, i biostimolanti estratti dalle fabaceae aumentano la forza delle colture in modo naturale. Sono la soluzione alla crescente domanda di cibo? Biostimolanti per le colture Ilsa
Le fabaceae, famiglia di piante presente in tutti i continenti in modo esteso, fino alla Groenlandia e alle isole del Pacifico, forse anche per la capacità di adattamento agli habitat più disparati, hanno in sé eccezionali qualità di autodifesa. Su di loro si sono concentrati gli sforzi dei nostri ricercatori, assieme a quelli di varie università coinvolte in diversi progetti finanziati dalla Regione Veneto. Attraverso un processo “dolce” di idrolisi enzimatica (con pH neutro e basse temperature), hanno estratto quei componenti naturali che, applicati ad altre piante, le rendono più forti. Come dire, abbiamo imparato dalla natura che ci fornisce le sue valide risposte. Sta all’uomo scoprirle. Siamo quindi ben oltre ai fertilizzati: i biostimolanti sono prodotti naturali ad azione specifica, perfettamente compatibili con l’ambiente. I ricercatori Ilsa, all’alba di 15 anni fa, si sono mossi partendo da una domanda piuttosto banale: ma le piante come si difendono dagli stress? Scoprirlo è stato una lunga avventura, fatta di impegno rigoroso e sistematico e oggi Ilsa ritiene di essere arrivata ad un risultato fondamentale. Grazie allo studio del metabolismo delle piante, sono state selezionate nel tempo famiglie di vegetali che, a seguito di un processo estrattivo “dolce”, si sono dimostrate in grado di incrementare i meccanismi di autodifesa e di stimolare sviluppo e crescita. Gli studiosi si sono quindi concentrati sulle fabaceae, dai cui tessuti è stato estratto un idrolizzato enzimatico caratterizzato da un’altissima azione biostimolante. Da qui tutta una gamma di prodotti che risponde alla grande preoccupazione degli imprenditori agricoli di tutto il globo, cioè aumentare l’efficienza degli interventi alle piante e con il massimo rispetto dell’ambiente, delle colture e della terra, che sono poi la vera fonte di ricchezza per ogni agricoltore.
Ilsa, da oltre mezzo secolo produttrice di fertilizzanti azotati di natura proteica, fin dal 1976 si occupa di ricerca di prodotti innovativi, investendo grandi risorse nell’ambito dei biostimolanti. “Pensiamo di essere davvero sulla strada giusta, sia per l’oggi che per il futuro – spiega Paolo Girelli, presidente di Ilsa – perché i biostimolanti, essendo prodotti del tutto naturali, accanto alle alte rese, ai diminuiti interventi in campo, garantiscono la piena sostenibilità ambientale”.