Continua il percorso artistico-culturale che il S.Domenichino ha programmato per il 2012 in collaborazione con il Centro Arte il Quadrato di Viareggio. Poeti e pittori si sono recati nella splendida cornice del lago di Bolsena. E’ stata un’opportunità unica, ha detto il Presidente della Giuria Franco Pedrinzani, per conoscere la complessità storico-culturale di una terra secolare, meta ideale prezioso intreccio tra arte, cultura e paesaggio di rara bellezza. La giuria composta anche dal critico d’arte Manrico Testi e da Bruno Cosignani ha assegnato i premi. Artisti e scrittori provenienti da numerose regioni italiane hanno partecipato alla cerimonia di premiazione. Il presidente della Giuria Franco Pedrinzani ha espresso l’apprezzamento dei commissari che hanno esaminiato le opere presentate al Premio rilevando giudizi molto positivi. Prima di consegnare i premi Manrico Testi ha espresso un breve giudiuzio critico su ogni opera premiata. Per la sezione pittura i maggiori riconoscimenti sono andati tra gli altri al pittore del mare artista milanese Gilberto Piccinini.
Maggiori informazioni sull’artista Gilberto Piccinini sono disponibili sul sito www.gilbertopiccinini.com
La magica fascinazione dei paesaggi marini
di
GILBERTO PICCININI
"Il mare è avvolto nel mistero"
Joseph Conrad
(Da "Cuore di tenebra")
Alcuni decenni or sono Walter Benjamin, nel suo celebre saggio: "L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica", vaticinava la crisi della pittura paesaggistica e figurativa in genere sotto la spinta trionfante e inarrestabile della fotografia d’arte.
Ebbene, oggi possiamo affermare, a pieno titolo, che le sue previsioni non si sono avverate perchè, dopo e accanto a molteplici tentativi ed esperienze di deformazione o addirittura di rifiuto del reale, si sta verificando un graduale, inarrestabile rivalutazione delle rappresentazioni figurali. E questo perchè gli artisti più genuini e intensi di oggi come Gilberto Piccinini hanno acquisito la consapevolezza della potenza evocativa, suggestiva di una loro sentita, personale, vibrante ricreazione soggettiva, allusiva, simbolica della realtà rappresentata, anche grazie ai significativi, importanti apporti della pittura moderna e contemporanea, introiettati spesso inconsapevolmente.
Piccinini abita e opera a Milano, ma ha nel cuore e nell’anima, da sempre, ancestralmente, il richiamo malioso, arcano, inarrestabile del mare.
E il mare è protagonista assoluto dei suoi quadri: ne avverti subito il suo segreto, intrinseco, inestricabile misterioso fascino, il suo olezzo salmastroso, la sua voce, ben espressi da Jorge Luis Borges: "Il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare", quando montalianamente "tra gli scogli parlotta la maretta" fino a farci affermare, sempre con Eugenio Montale: "sono ubriacato dalla voce/ch’esce dalle tue bocche, quando si schiudono".
Pochi pittori riescono, come Piccinini, a dar voce, palpiti, anima al mare, renderne magicamente il suo eterno fluire, la sua forza effusiva, la sua eterna vitalità, la sua poesia, le sue arcane melodie, il suo fascino romantico, quasi fosse una creatura palpitante.
Ne sgorgano opere che sono sogno e aspirazioni del cuore, diario intimo e rappresentazione visiva del proprio insopprimibile bisogno ora di tenerezza e di romanticismo cullati da un dolce "notturno" chopiniano, allorchè alla soffice luce della leopardiana "silenziosa" e "graziosa" luna, montalianamente "lameggia nella chiaria la vasta distesa" e "una carezza disfiora/ la linea del mare e lo scompiglia", ora di fremente abbandono e passioni travolgenti tra intensi aneliti di libertà, in sintonia con Charles Baudelaire; "Uomo libero, sempre avrai caro il mare".
Manrico Testi