L’orticaria è una malattia della pelle, che compare sotto forma di eruzione cutanea, molto simile a quella che si manifesta proprio quando si tocca un’ortica, dalla quale prende il nome.
Le lesioni tondeggianti papulari, che compaiono sulla pelle di chi ne è affetto, sono chiamate pomfi e sono caratteristiche dell’orticaria. La loro comparsa è quasi sempre plurima (difficilmente se ne ha uno solo) e il loro aspetto è dapprima di colore rosa/bianco e poi diventa di un rosso sempre più acceso con bordi sfumati. Le dimensioni possono variare da pochi millimetri a diversi centimetri, nel caso dell’orticaria gigante. Anche la loro durata è estremamente imprevedibile: dai pochi minuti la loro persistenza può arrivare ad alcuni giorni, se non addirittura trasformarsi in cronica. Questo tipo di allergia può essere accompagnata da affanno, dispnea, nausea e vomito. In taluni casi si arriva anche ad angioedema.
La causa dell’orticaria è spesso il contatto con sostanze cui l’organismo è allergico e l’allergologo può stabilire, con appositi test, che cosa provoca queste reazioni (cibi, tessuti, pelo di animali, polline, ma anche stress, infezioni della pelle, etc…).
Tra le varie forme di questa malattia, ne esistono di autoimmuni, associate di solito a problemi della tiroide. L’allergia può essere scatenata anche dall’assunzione di vaccini, farmaci, antibiotici ed è una patologia, spesso, IgE-mediata. Infatti, è proprio la vasodilatazione generata da questa condizione a scatenare la presenza di questi pomfi.
La Sindrome Orticaria–Angioedema (SOA) è un’affezione frequente nella popolazione generale. Nel caso di comparsa di orticaria può essere utile una valutazione da parte dell’allergologo di fiducia.
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