A seguito della delibera di Giunta n. 699 del 15/6/2015, già inserita nella Gazzetta Ufficiale della Regione Emilia Romagna, è stato sancito in regione il nuovo "Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall’alto dei lavoratori in quota nei cantieri edili e di ingegneria civile". La delibera continua nel solco tracciato dall’Emilia Romagna di promuovere azioni fattive per ridurre i rischi derivanti dal lavoro in quota, ovvero superiori ai 2 metri di altezza. L’installazione di una linea vita diventa lo strumento principale per ottenere una significativa diminuzione degli incidenti.
Una linea vita è un sistema permanente di strutture costituite da almeno 2 punti di ancoraggio, sistemati sull’intera lunghezza del tetto di un edificio, collegati da un cavo di acciaio inossidabile mantenuto in tensione. Risulta quindi possibile, per ogni lavoratore, assicurarsi al cavo con i propri DPI (Dispositivo di Protezione Individuale) ed eseguire il lavoro in completa sicurezza.
A Bologna e nelle province emiliane la linea vita dovrà obbligatoriamente essere installata:
- in ogni nuova costruzione (pubblica o privata);
- in caso di interventi su coperture di strutture esistenti;
- in ogni intervento su edifici con facciate vetrate che richiedano manutenzione.
Il proprietario dell’immobile interessato dovrà stendere una dichiarazione in cui si impegna ad ottemperare agli obblighi di sicurezza e alla installazione di una linea vita, mentre un tecnico autorizzato redigerà la scheda tecnica dell’intervento e la presenterà allo Sportello Unico per l’Edilizia.
Vengono escluse dall’ambito di applicazione della legge gli edifici che possiedano un parapetto perimetrale di altezza non inferiore a 1 metro, nonché quelli provvisti di un sistemo fisso di manutenzione e pulizia delle superfici vetrate. L’installazione di linee vita su edifici esistenti non comporta alcun obbligo di comunicazione preventiva di inizio lavori o abilitazione, purché non siano presenti altre opere di edilizia correlate.
La ricaduta è decisamente importante: sono inclusi nell’applicazione della legge tutti gli interventi di manutenzione ordinaria quali sistemazione delle tegole, isolamento, manutenzione degli impianti fotovoltaici, persino il classico intervento sull’antenna. In comcomitanza con questi lavori sarà obbligatoria l’installazione di una linea vita, per assicurare che in futuri interventi più sostanziali sarà garantita la massima sicurezza prevista per legge.
Il decreto legislativo 81/2008, che a livello nazionale indirizza l’installazione delle linee vita, obbliga inoltre ad una regolare revisione dell’impianto: dopo il montaggio, naturalmente eseguito da personale competente, dovranno svolgersi inteventi di manutenzione annuale (se in servizio regolare) o prima di ogni utilizzo, in caso sia passato un lungo periodo dall’ultimo utilizzo. Responsabile per la manutenzione è il proprietario dell’immobile (o amministratore di condominio) o il responsabile di cantiere.
Il personale competente dovrà ispezionare i punti di ancoraggio e le estremità dell’impianto, verificare la tensione dei cavi in acciaio inossidabile, controllare la conformità degli assorbitori di energia (da sostituire ogni volta dopo una loro entrata in funzione), verificare la presenza di deformità, ruggine o altri agenti che possano inficiare l’eficacia del dispositivo.
Naturalmente, ogni anomalia riscontrata dovrà essere corretta sostituendo gli elementi non più idonei.
Vivarelli Costruzioni srl
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