La carenza di zinco provoca più decessi di aids, malaria e morbillo messi assieme.
C’è un problema di cui pochi al di fuori della comunità scientifica sono a conoscenza. Ma è un problema che riguarda due miliardi di persone nel mondo e provoca più di 800 mila vittime ogni anno. Più della metà di queste vittime sono bambini sotto i cinque anni. E’ la carenza di zinco, elemento che dovrebbe essere assunto nella dieta ma che non è contenuto a sufficienza negli alimenti, in particolare a causa di farine poco nutrienti. Provoca più morti di aids, malaria e morbillo messi assieme. Cereali e frumenti di cui si nutrono molte popolazioni dell’Asia e dell’Africa sono qualitativamente poveri di questo elemento. Ma una carenza di zinco impedisce una corretta crescita del cervello e favorisce molte infezioni e malattie. La comunità scientifica mira a combattere questo enorme problema con l’ introduzione su larga scala di pillole a base di zinco. Ilsa invece ha intrapreso un’altra via per risolvere il problema, proponendo mezzi di nutrizione per le colture in grado di reintrodurre lo zinco. In questo modo si potranno forse evitare campagne costose e non sempre efficaci, andando a risolvere il problema alla base. Tra l’altro in modo del tutto sostenibile per l’ambiente perché i prodotti fertilizzanti appositamente formulati per questo specifico problema sono studiati per non finire nell’ambiente ( si evita il così detto processo di lisciviazione che fa disperdere molti nutrienti importanti nell’ambiente). La ricerca Ilsa ha permesso di creare formulati in grado di stimolare l’attività microbiologica del suolo, che aiutano a rilasciare gradualmente i componenti nutritivi in base alla richiesta della piante. Molto spesso, il problema si presenta in territori dai climi aridi e desertici per questo l’azienda ha creato prodotti in grado di attivarsi anche in presenza di forte scarsità idrica.
Fonti: http://www.zinc.org/ http://www.zinc.org/health