Sericina, contro gli UV un aiuto dalla seta

La proteina della seta è in grado di espletare una grande azione antiossidante e fotoprotettiva.
Presso il dipartimento di Biotecnologie dell’ Indian Institute of Technology di Kharagpur è stato recentemente scoperto che la sericina, una proteina della seta, è in grado di espletare una grande azione antiossidante e fotoprotettiva.

Gli scienziati hanno indagato sugli effetti anti-apoptotici della sericina su cheratinociti umani a seguito di esposizione a raggi UV. Un’ analisi ha mostrato che il trattamento con sericina inibisce il processo apoptotico indotto da UV. La sericina sembra in grado di reprimere l’espressione del gene bax1e di modulare quella del gene bcl-22, entrambi coinvolti nell’ apoptosi3 cellulare, nondimeno di prevenire l’attivazione dell’ enzima caspasi-3. Il trattamento delle cellule con sericina si è dimostrato efficace nel limitare la generazione intracellulare di perossido d’idrogeno causato da irraggiamento UV. Il che suggerisce che la sericina concorre alla prevenzione dei danni mitochondriali.

Le interessanti caratteristiche citate fanno di questa “nobile” proteina un possibile candidato quale principio attivo di nuove preparazioni protettive per il corpo.

1 bax è una proteina della famiglia genica bcl-2, esercita un effetto pro-apoptotico attivando la caspasi 3 che, a sua volta, porta all’apoptosi.

2 bcl-2 è una proteina della famiglia genica bcl-2, al contrario del bax, questa proteina gioca il ruolo anti-apoptotico inibendo il rilascio del citocromo c nel citosol e la conseguente attivazione del caspasi 3 .

3 apoptosi (in greco indica la caduta delle foglie e dei petali di fiori ) indica una forma di morte cellulare programmata, è chiamata da alcuni morte altruista o morta pulita. L’apoptosi è portata avanti in modo ordinato e regolato, richiede consumo di energia. In condizioni normali contribuisce al mantenimento del numero di cellule di un sistema.

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