MOSTRA COLLETTIVA "I COLORI DEL PAESAGGIO"
Presso la Galleria Web Art
Indirizzo: Barchessa Villa Quaglia, Viale XXIV Maggio 11 TREVISO
Date: dal 8 al 22 settembre 2012
Inaugurazione: 8 settembre 18.30
Aperto: dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30
Artisti: Aletto Sara, Bet Giovanni, Bortolussi Andrea, Bovi Roberto, Caruso Francesco, Cosseddu Francesco, De Marco Francesco, Delsoldato Romano, Di Cola Alessandro, Di Giacomo Carlo, Doria Paola, Inihcorr, Martino Giulia, Massarenti Gianfranco, Mirri Fiorenzo, Ninotti Nino, Padovan Franco, Parentela Fausto, Piccinini Gilberto, Raimondi Luca, Rota Pamela, Salvatore Riccardo, Stella Marco, Svagelj Sara, Verre Carmine
La mostra ha lo scopo di proporre una galleria del territorio, tra natura, arte e cultura, lasciando libera interpretazione agli artisti presenti. In tutta la storia dell’arte il paesaggio è stato una componente essenziale dell’esistenza di tantissimi artisti e ha portato in loro una forte attrazione. Da semplice rappresentazione della realtà nel novecento, si è trasformato in paesaggio dell’anima. Oggi come si è voluto il paesaggio? Con questa esposizione ne possiamo verificare il cambiamento o la tradizione?
Indirizzo: www.galleriawebart.com ; info@web-art.org
Numero di telefono: 0422 430584
Ingresso libero
Catalogo della mostra in galleria con testi di Mara Campaner
Cura: Mara Campaner
Si ringrazia L’associazione Il Piave
Tra gli artisti presenti il pittore del mare Gilberto Piccinini.
Gilberto Piccinini
Coltiva una visione l’artista, uno di quei sogni che ben conoscono le persone come lui nate e cresciute in una grande città qual è Milano: spazi aperti, infinite distese di acqua e di cielo, montagne dove la natura si esprime con tutta la sua potenza. Ed è così che lo spazio-mare, protagonista assoluto della sua poetica, diventa quasi un mito per Gilberto Piccinini.
Non ci sono spiagge assolate, dolci pendii erbosi, cieli colorati dalla luce dell’alba o del tramonto, ma il dinamismo ossessivo e spaurante del mare in burrasca che s’infrange contro le coste scoscese e dirupate della Liguria, sotto un cielo livido, dove le nuvole corrono e si accavallano “fra sogno e realtà” appunto, come recita il titolo di un’opera.
Poche case raggruppate, strette intorno alla roccia per proteggersi dalla furia del mare, senza nulla nascondere, lasciando anzi lo sguardo libero sull’immensità pericolosa della natura violenta, che si scatena a un passo dalla vita quotidiana del paese. E poi, naturalmente, la luce. In alcune opere è evidente la capacità del pittore di mettere in risalto la trasparenza dell’acqua, il biancore perlaceo della schiuma, o la diversa consistenza della roccia, con piccoli tocchi o lunghe sottili pennellate in sequenza. Sono paesaggi realistici, che appartengono ai ricordi degli appassionati del mare, che l’hanno visto anche nei momenti della furia o della malinconia. Per l’artista sono i luoghi del silenzio meditativo, dell’ascolto, ma anche dell’abbandono e della solitudine, dove è possibile registrare “il respiro dell’esistenza”.