Bonifica amianto, Legambiente denuncia le bonifiche a rilento

tecnoservice bonifica amianto logoBonifica amianto, Legambiente torna a parlare di amianto e di censimenti al palo, non solo, anche di bonifiche troppo lente a livello nazionale. Dopo 20 anni dalla messa al bando definitiva dell’eternit sugli edifici, i censimenti sul materiale killer rimangono al palo.
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche afferma l’attuale stato in essere su tutto il territorio di oltre 32 milioni di tonnellate solo di onduline in cemento amianto. Dall’altro lato, Legambiente rincara calcolando che circa 50 mila edifici pubblici e privati, ancora oggi, sono in attesa di bonifica dall’asbesto. A questo si aggiungono 100 milioni di metri quadrati di strutture in cemento amianto, a cui vanno aggiunti 600 mila metri cubi di amianto friabile.


Per questo motivo, a distanza di vent’anni dalla messa al bando dell’eternit, Legambiente torna alla carica denunciando il gravoso ritardo tempistico con cui si sta procedendo alla bonifica amianto in Italia. La denuncia è principalmente rivolta alle Regioni le quali, secondo quanto previsto dalla legge vigente, avrebbero dovuto predisporre un Piano di Censimento, bonifica eternit e smaltimento amianto dopo 180 giorni dall’entrata in essere del provvedimento.

Nonostante l’urgenza del problema, in Puglia, Abruzzo, Molise e Calabria, tale piano è tuttora in corso di approvazione e anche laddove il piano esiste,"le azioni che lo dovrebbero seguire, come la mappatura dei manufatti contaminati, difficilmente arrivano".
Il vicepresidente di Legambiente, Stefano Ciafani, sottolinea il fatto che oltre alla pericolosità del materiale, ai ritardi sulle operazioni di bonifica ed approvazioni del Piano di Censimento delle regioni ancora in attesa, si rischia la cancellazione dei provvedimenti positivi come l’extra-incentivo di 5 cent/ kwh, previsto dal quarto conto energia, per chi sostituisce le coperture in eternit con pannelli fotovoltaici.

E’ fortemente necessaria una rapida svolta tempistica a livello burocratico per poter ottemperare quanto prima a ciò che è previsto dalla legge vigente, agevolando e velocizzando l’approvazione del Piano di Censimento delle Regioni ancora attualmente in stand-by e continuando la lotta contro le fibre killer per un maggior rispetto dell’ambiente e della propria salute.

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