Dermatite seborroica

La dermatite seborroica è una patologia cronico recidivante che si localizza generalmente al viso e al cuoio capelluto, ma può interessare l’area prosternale, le ascelle, l’inguine e i genitali esterni. Già ai tempi di Galeno si parlava della dermatite seborroica come steattorrea (flusso di sebo). Questa patologia origina nelle aree cosiddette “seborroiche” e può interessare qualsiasi fascia di età. La classica crosta lattea nel neonato è una forma mite di dermatite seborroica. La dermatite seborroica infantile si presenta in maniera analoga alla forma dell’adulto, con squame giallo untuose, su cute eritematosa. Il prurito non sempre è presente al viso, mentre al cuoio capelluto, forfora e prurito rappresentano la modalità più frequente di esordio. Nell’adulto, la dermatite seborroica interessa prevalentemente il viso (sopracciglia, pieghe naso labiali, padiglione auricolare, regione retroauricolare, zona baffi, ecc) ed il cuoio capelluto ( es. attaccatura dei capelli). Persino la comune forfora (pitiriasi simplex) può essere considerata come una dermatite seborroica minima.

Le cause

L’eccesso di sebo, crea un microambiente ideale per la proliferazione del lievito Malassezia furfur e per la produzione da parte di questo di acidi grassi infiammatori (degradazione del sebo ad opera della lipasi del Malassezia furfur). Le aree interessate dal fenomeno (es. aree centrali del viso, torace, cuoio capelluto ecc) si presentano eritematose e desquamate. Talora l’eccesso di sebo, viene percepito e riferito dal paziente, come pelle secca che si squame e genera prurito. Al cuoio capelluto, le squame untuose possono a volte provocare una fastidiosa sensazione di prurito ed il paziente riferisce una forfora persistente, specie all’ attaccatura anteriore dei capelli. La seboregolazione indotta dal sole e dell’acqua di mare, apporta benefici notevoli ai pazienti. Nelle donne è importante poter escludere con la visita specialistica ed eventuali esami, possibili quadri di iperandrogenismo (es. ovaio policistico, iperinsulinemia, insulinoresistenza, etc) in cui gli elevati livelli di testosterone, potrebbero favorire la seborrea e la conseguente dermatite.

Le manifestazioni cliniche, le aree interessate, il tipo di risposta alla terapia e la tendenza alle recidive, rende la dermatite seborroica , molto simile alla psoriasi, tanto da far ricorrere al termine di seboriasi o sebopsoriasi. La psoriasi si localizza generalmente anche in aree non seborroiche ( es. gomiti, ginocchia, ecc) e si presenta con desquamazione secca (forfora secca). La dermatite seborroica si presenta invece con squame giallastre, untuose (variante grassa) e che possono diventare secche dopo alcuni giorni dalla loro comparsa.

La comparsa di una dermatite seborroica diffusa e improvvisa, si può verificare nei pazienti con AIDS o HIV+. Al momento della visita specialistica è importante osservare accuratamente non solo le aree seborroiche, ma anche le aree cosiddette psoriasiche (es. gomiti, ginocchia, ecc). In alcuni casi, il prurito può indurre lesioni da trattamento e talora sovrinfezione batterica o micotica. I patch test possono essere utili in alcuni casi selezionati per escludere una componente allergica da contatto. La visita specialistica è importane per differenziare la dermatite seborroica da altre dermatosi (es. psoriasi ,rosacea, eczema, dermatite atopica, ecc).

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