Nella pelle grassa asfittica si osserva una ipeproduzione di sebo particolarmente compatto e ceroso, stagnante nei pori che risultano occlusi e formazione di punti neri.
Le pelli grasse, di solito, sono quelle che, per l’eccessiva produzione sebacea, appaiono lucide, untuose al tatto, con aspetto superficiale non omogeneo causato dagli avvallamenti dei pori dilatati. La pelle grassa può essere divisa in due tipologie: una è la pelle grassa con le caratteristiche appena descritte; l’altra è la pelle grassa asfittica, in cui si osserva una ipeproduzione di sebo particolarmente compatto e ceroso, stagnante nei pori che risultano occlusi e formazione di punti neri: costituisce, in genere, il primo stadio di comparsa dell’acne volgare.
Per questo tipo di pelle è ancora più importante formulare adeguatamente a partire dei prodotti destinati alla detersione, al fine di eliminare quotidianamente il sebo in eccesso. I detergenti devono essere non comedogenici , cioè non devono contenere sostanze che possono indurre l’insorgenza di comedoni, non devono essere troppo energetici o aggressivi, perché possono provocare un fenomeno definito “rebound sebaceo” per cui dai pori fuoriesce ancora più sebo. Sono indicati sia i detergenti a risciacquo (meglio se a basso tenore di tensioattivi) sia i latti di pulizia. Alla fine è consigliato l’impiego di un tonico a base alcolica ad effetto astringente. Per il giorno e la notte sono indicate creme leggere e opacizzanti per attenuare l’effetto lucido con attivi, di origine vegetale o di sintesi, ad azione seboregolatrice o sebonormalizzante. Sicuramente utile l’applicazione periodica di maschere ad azione purificante (ad es. a base di argilla) in grado di asciugare per assorbimento l’eccessiva secrezione sebacea di uno scrub per rimuovere le cellule morte di superficie.