Le sue larve, che si nutrono nella cute dell’ individuo, provocano dermatiti intensamente pruriginose che, a seconda della specie, si dividono in varie forme di scabbia (strettamente ospite-specifiche), demodicidosi (dermatite simil-scabbiosa causata dal genere Demodex, chiamata anche rogna) e diverse altre malattie. Questi parassiti sono ubiquitari nell’ ambiente esterno, tranne nelle regioni aride, per questo è molto facile venirne a contatto.
Gli acari occasionalmente mordono l’ uomo e provocano dermatiti; questi infatti sono abitualmente ectoparassiti degli uccelli, dei roditori o degli animali domestici e dei materiali vegetali, oppure li possiamo trovare nel cibo o negli alimenti immagazzinati provenienti da fattorie o aziende agricole. In base all’ individuo che parassitano si dividono in: acari degli uccelli, che colpiscono le persone che maneggiano il pollame vivo o gli uccelli domestici, oppure che hanno nidi di uccelli sulle loro abitazioni; acari dei roditori, che, invece, possono colpire più persone perché provengono da gatti, cani (specialmente cuccioli) e conigli; acari della scabbia suina (Sarcoptes scabiei varietà suis) che, infine, provengono dagli allevamenti di maiali o dai maiali domestici. Gli acari associati ai prodotti cerealicoli immagazzinati, al formaggio e ad altri cibi, possono scatenare nelle persone che li utilizzano una dermatite allergica o, comunemente conosciuta come "prurito del droghiere". L’ acaro della paglia (Pyemotes tritici) è spesso associato alle sementi, al fieno o ad altri materiali vegetali; è un parassita degli insetti a corpo molle che sono (o sono stati) presenti in tali materiali. Questi spesso mordono le persone che maneggiano i materiali infestati; sono, quindi, particolarmente a rischio i lavoratori dei granai, coloro che maneggiano i semi delle graminacee o il loro fieno e coloro che costruiscono composizioni di piante essiccate.
Sebbene tali parassiti mordano occasionalmente gli uomini, le persone spesso acquisiscono lo stesso ipersensibilità agli allergeni presenti sul loro corpo o sui loro escrementi; comunque questi si trovano di rado su un paziente, perché sull’ uomo la loro presenza è transitoria. Inoltre, la reazione cutanea è solitamente ritardata, la maggior parte dei pazienti si rivolge a un medico soltanto dopo diversi giorni di disturbo. Proprio per la rarità del morso le lesioni cutanee provocate possono essere indistinguibili le une dalle altre e, addirittura, possono somigliare superficialmente ad altre patologie cutanee, compresi i morsi di insetti, la dermatite da rhus, le follicoliti, le pulci penetranti e la scabbia. La diagnosi si deve quindi basare sull’ anamnesi (che deve comprendere le abitudini di vita del paziente, il lavoro e gli ambienti ricreativi), sulla presentazione clinica e sull’identificazione microscopica.
Per quanto riguarda gli acari della polvere domestica bisogna saper che non mordono. Essi, però, si nutrono sulle cellule cutanee desquamate presenti sui cuscini, sui materassi e sui pavimenti (specialmente sui tappeti), per questo molte persone hanno lo stesso ipersensibilità agli allergeni degli acari della polvere domestica e dei loro escrementi, la quale si manifesta come allergia respiratoria.